October 20th, 2025

Roberto Abbado Conducts Verdi’s Otello at the Festival Verdi Parma

"Vibrante, nervosa, eminentemente sinfonica la direzione di Roberto Abbado, che sceglie la versione del 1887, quindi senza i balletti e il rimaneggiamento del concertato del terzo atto fatti da Verdi sette anni dopo per Parigi. Il maestro ricava il meglio da una Filarmonica Arturo Toscanini in autentico stato di grazia per bellezza di suono e prontezza nel rispondere alle sollecitazioni. Abbado riesce così nel difficile intento di valorizzare la straordinaria ricchezza della scrittura verdiana senza sacrificare la tensione teatrale: i ritmi asciutti e incisivi sostengono tempi rapidi, con forti sottolineature timbriche e marcati contrasti dinamici e di colori. Così, ad esempio, l’uragano del primo atto è staccato nel bianco e nero di una ritmica incalzante, il magnifico duetto “Già nella notte densa” ha una morbidezza estenuata e una vibratile sensualità, il coro di marinai che rendono omaggio a Desdemona nel secondo atto è sbalzato con squisito gusto Liberty (bravissimi i bambini del Coro di voci bianche, guidato da Massimo Fiocchi Malaspina)."
Fabio Larovere - Connessiallopera​.it

"il duello tra Cassio, ubriaco, e Montano, nelle amorose frasi di Otello e Desdemona, coi violini che prendono il sopravvento in un pianissimo reso commovente dall’orchestra Toscanini, mirabilmente diretta da Roberto Abbado. In questo duetto viene esaltata la dolcezza vocale di Mariangela Sicilia che ha reso la parte con raffinata e sofferente maestria."
Mauro Del Bue - lagiustizia.net

"In questo quadro il dato musicale ha potuto dispiegarsi con agio grazie all’espressiva essenzialità che ha caratterizzato la lettura di Roberto Abbado, sempre efficace nella scelta dei tempi e nell’interessante gestione di un’orchestrazione al tempo stesso timbricamente pregnante e asciutta, capace di far emergere una personale tessitura nella quale l’ordito strumentale restituiva suggestivi chiaroscuri, riservando al tempo stesso lo spazio adeguato alle voci in palcoscenico."
Alessandro Rigolli - Giornale della musica

"La direzione musicale era nelle mani di Roberto Abbado, che ha tenuto le fila di un’opera di indubbia complessità esecutiva ed interpretativa con grande sicurezza, puntando a una lettura asciutta, nitida, severa, del tutto aliena da una teatralità enfaticamente melodrammatica e da una passionalità – ma anche da un sentimento – troppo esplicita. Questo taglio interpretativo – ben sostenuto dalla Filarmonica Arturo Toscanini e dal Coro del Teatro Regio preparato da Martino Faggiani (affiancato dalle voci bianche del Regio alla guida di Massimo Fiocchi Malaspina) – ha segnato la cifra di un’edizione affatto originale, nella proposta di un Otello in bianco e nero – per non dire quasi del tutto in nero – amaro e cupissimo, come lo era lo spettacolo firmato da Federico Tiezzi. "
Davide Annachini - delteatro.it


"Roberto Abbado, un chef verdien au sommet

Car la véritable intensité du spectacle vient de la fosse. Roberto Abbado propose une direction d’une intensité flamboyante, alliant précision architecturale et souffle dramatique. Sa lecture embrasse tout le spectre expressif de l’œuvre : éclat dramatique de la tempête initiale, sensualité suspendue du duo d’amour, mystère nocturne de l’introduction du quatrième acte (On regrettera cependant que le bruit de la machinerie couvrant le chant mélancolique du cor anglais au dernier acte ait quelque peu terni la poésie de ce moment.)"
Stéphane Lelièvre  - premiereloge

"Lo mejor estuvo, sin duda, en el último acto: Abbado se puso al servicio de la Desdemona de Mariangela Sicilia, emocionante en los larguísimos pianissimi de la preghiera, de una expresividad a flor de piel."

José Luis JIMÉNEZ - Opera actual

"Das Dirigat von Roberto Abbado erwies sich als außerordentlich inspiriert und fuer die Sänger wie fuer die Filarmonica Arturo Toscanini auch besonders inspirierend. Ich habe diesen Maestro immer geschätzt, aber mit dieser musikalischen Leitung wuchs er über sich hinaus. In Abwandlung der „nach Athen getragenen Eulen“ darf gesagt werden, dass ein Lob des Chors del Teatro Regio di Parma in der Einstudierung von Martino Faggiani hieße, „Schinken und Parmesan nach Parma zu bringen (die geneigte Leserschaft möge das Scherzchen verzeihen). Beim von Massimo Fiocchi Malaspina einstudierten Kinderchor fiel einmal mehr auf, dass er praktisch nur aus Mädchen bestand."
Eva Pleus - Der Opernfreund

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