Roberto Abbado leads the Orchestra of the Teatro Comunale di Bologna in its performance of Puccini's "TheTriptych"
«Ciò deve aver condizionato non poco la concertazione di Roberto Abbado. Ha fatto meraviglie nel Tabarro, con un’orchestra in stato di grazia (un’orchestra che egli ben conosce, per tante frequentazioni liriche e sinfoniche negli ultimi anni, ed ora pure quale direttore principale della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna). Bene anche il pathos privo di smancerie nei tanti siparietti di Suor Angelica. Ma in Gianni Schicchi la lucentezza dell’orchestrazione pucciniana risultava annullata all’orecchio dalle tinte scure e grevi pervenute attraverso l’occhio. Per il resto, non una sbavatura (tranne qualche cantante di contorno che occasionalmente se ne andava per la sua strada), ma l’abilità di modellare il suono senza bacchetta, con le sole mani, facendo cantare ogni singolo strumento fin nelle parti interne.»
Il Giornale della Musica, Marco Beghelli
«Pero, y teniendo en cuenta la peculiar acústica y ubicación de la sala mientras siguen las reformas en la maravillosa sala del Piermarini, fue ejemplar la dirección musical de Roberto Abbado, en algún momento un tanto fuerte, seguramente debido a la situación apuntada. La orquesta estuvo muy bien y la expresividad fue la justa.»
ProÓpera, Jorge Binaghi
«La cornice che tiene insieme le tre tavole è la signorile direzione di Roberto Abbado: agile, guizzante, acuta. Mai indulge a facili patetismi, e tuttavia non trascura la finissima calligrafia melodica cui Puccini deve tanta parte del suo successo. Così da far emergere sì la graffiante qualità novecentesca della partitura, ma non con violenti contrasti di dinamiche, e senza che la qualità del suono ceda all’espressività più brusca: ma con sottile spietatezza drammatica. Il rigore lascia spazio alla poesia delle corpose composizioni timbriche orchestrali, fatte di piani sovrapposti, di una spazialità profonda.»
Gbopera, Pierfilippo Baraldi
«La direzione di Roberto Abbado è stata meticolosa nel ricercare le giuste sfumature della partitura. L'Orchestra del comunale ha risposto bene con tinte scure e cupe nel Tabarro, momenti più raccolti e meditativi in Suor Angelica, sfavillante energia in Gianni Schicchi.»
Operateatro, Marco Sonaglia
«Roberto Abbado ha diretto con la consueta perizia l'ottima Orchestra del Comunale. Numerose chiamate e appalusi dopo ogni opera.»
Ansa, recensione
«Roberto Abbado, alla testa di un’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna in grande spolvero, si segnala soprattutto per il dominio della scansione ritmica, la ricerca coloristica e la capacità di bilanciare le sonorità, più che per le espansioni emotive, che ho trovato un poco frenate in questa occasione.»
Operaclick, Silvano Capecchi
«Ancor più del regista, il direttore d'orchestra Roberto Abbado ha evocato la sensazione del tempo fermo e congelato attraverso arrangiamenti scultorei : questa parte del Trittico era un vero capolavoro in termini di concetto musicale. La musica fragile, eterea e pura scorreva a un ritmo lento ma non prolungato, come in attesa di un salutare momento di redenzione, di cui nessuno in purgatorio conosce il tempo.»
Operaslovakia, Michaela Mojžišová
«Dal punto di vista musicale, la serata è stata di buon livello. Il Maestro Roberto Abbado ha saputo trarre il meglio dall’orchestra del Teatro Comunale così come dal Coro, offrendo una lettura raffinata e dinamica delle tre opere che compongono “Il Trittico”. La sua direzione ha esaltato la ricchezza e la complessità della partitura pucciniana, regalando momenti di grande intensità emotiva. Da segnalare purtroppo alcuni limiti acustici della sala bolognese, in cui i volumi orchestrali risultano talvolta sovrastare le voci nonostante la buona volontà della direzione.» OperaMundus, Grigorij Filippo Calcagno
«Musicalmente el maestro Roberto Abbado y la orquesta del Teatro Comunale han estado soberbios. Son tres obras con diferencias musicales entre sí y dentro de ellas, incluyendo un vals, diversas estridencias y disonancias.»
Beckmesser, Javier Lillo