Roberto Abbado conducts Messa da Requiem with FVG Orchestra
«Sicuramente la presenza sul podio di Roberto Abbado era uno dei punti di maggiore attrattiva: la lettura offerta coglie pienamente la doppia natura dell’opera, quella prettamente umana con il dramma del figlio che si inginocchia innanzi al padre – con un’immagine usata da Riccardo Chailly -, tremante e sgomento innanzi all’evento assoluto, e quella di una nuova forma di spiritualità che si manifesta in pagine di ampio lirismo e si scioglie nella supplica finale: Libera me de morte eterna. Con gesto asciutto e preciso il Maestro ottiene il meglio dalla FVG Orchestra, sia per equilibri sonori che per colori, dal sommesso arpeggio discendente di la minore al deflagrare titanico del Dies Irae, dall’impressionante crescendo del Tuba Mirum, al mirabolante passaggio che porta dal Confutatis maledictis, attraverso la ripresa del Dies Irae, al Largo dell’attonito Lacrymosa; con una scelta, nello stacco dei tempi, che non teme di lasciare spazio alla contemplazione raccolta e stupita, guida l’ascoltatore attraverso una narrazione rigorosa, intensa che non presenta cadute, procedendo attraverso un continuo trascolorare di luci e ombre, fra pianissimi di pregnante significato e fortissimi pieni, granitici, ma sempre ben dosati.»
Connessi all'Opera, Stefano Bisacchi