November 8th, 2024

Michele Mariotti leads the Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma in its performance of Peter Grimes

«Mariotti, direttore musicale dell'Opera di Roma al primo confronto con il lavoro del compositore inglese, ha guidato l'orchestra nei meandri di una musica affascinante e complessa che ha scandito racconto e stati d'animo con cambi di passo improvvisi, come quando la porta del pub viene aperta e chiusa a più riprese dagli avventori mentre fuori infuria la tempesta.» Ansa, Luciano Fioramonti

«Mariotti, al suo primo incontro con il compositore ne coglie ogni vibrazione intima e sociale.» Il Messaggero, Simona Antonucci

«[...] come sempre guidati splendidamente da un Mariotti in grande ascesa, per la prima volta alle prese con questa partitura.» Il Tempo, Lorenzo Tozzi

«Ciò additato per mero bisogno di stare ai fatti, diremmo che appunto Mariotti tutto ciò ha compreso in modo personale ed eccezionale: le dinamiche estreme, le gamme spettacolari di colori, i silenzi angosciati, i cataclismi grandiosi, forse qualche lentezza, se non stasi di troppo, hanno comunque dato luogo ad una resa della partitura di Britten, cui l’indubbia italianità del direttore ha conferito volto ed espressioni d’assoluta, pregnante (e diremmo formidabile) singolarità.» Musica, Maurizio Modugno

«Mariotti, che per la prima volta dirige un’opera di Britten  e considera il Peter Grimes  “un regalo prezioso di una bellezza strabiliante”,  ha  puntato sin dal prologo sugli accordi vuoti che dipingono l’immensa desolazione del mare, cercando di restituire l’assenza misteriosa e inafferrabile di quella distesa piatta, mossa però da mille correnti sotterrane. Ha lavorato con i cantanti inglesi sul modo di condurre una frase, di cantare una pausa andando oltre le note, ma restando fedeli alla precisione dei segni della partitura.» Le Salon Musical, Marina Valensise


«El apartado musical estuvo liderado desde el foso por Michele Mariotti, titular del teatro que dirigía por primera vez esta ópera. Esa bisoñez se percibió en la prudencia con que abordó los tempi de algunos pasajes, especialmente los de máxima dificultad en la concertación, pero en líneas generales su dirección fue sólida e in crescendo, luciéndose en los famosos interludios, consiguiendo una notable respuesta de la orquesta y reconduciendo a un coro que, en el Prólogo, se había mostrado algo dubitativo.»
Platea Magazine, Antoni Colomer

«Al pari della regia, anche la direzione di Michele Mariotti si caratterizza per la sua rapidità e violenza, temperate però da una grande limpidezza interpretativa: il direttore riesce infatti ad essere coerente con tutti i cambi espressivi delle scene e a rendere lo spessore sinfonico dei sei interludi, con risultati di grande suggestione sonora. L’orchestra romana, da parte sua, risponde magistralmente alla bacchetta di Mariotti.» Lanterna, Beatrice De Santis

«Ancora una volta Mariotti si conferma il direttore italiano di maggior interesse nella generazione che incalza quelle dei Gatti e degli Chailly.» L'ape musicale, Roberta Pedrotti

«Indubbiamente, Warner è riuscita a plasmare un lavoro eccezionale esattamente come la lettura della partitura del maestro Mariotti perché, anche nelle svariate parti strumentali e negli interludi, l’Orchestra raggiunge l’apice.» Arte e Arti, Stefano Sartini

«Mariotti, alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, imprime un carattere intenso e vibrante all’intera esecuzione, valorizzando i momenti più drammatici e lirici dell’opera. La sua direzione si distingue per la capacità di mantenere alta la tensione drammatica e per l’attenzione ai dettagli strumentali, che emergono con chiarezza e precisione, rendendo giustizia alla complessità della scrittura musicale di Britten.» For You Mag, Davide Oliviero

«El aún joven maestro italiano mostró una preparación y compenetración envidiables no solo en los famosos interludios, sino que, justamente, salvo los que comenzaban un acto tras las pausas, parecían ser una prolongación o un comentario de lo que se acababa de ver o una preparación de lo por venir. La orquesta del Teatro Costanzi le respondió con entrega y calidad.» Pro Opera, Jorge Binaghi

«Anche per Mariotti un successo personale confortante a dimostrazione di una intesa sempre più salda tra il musicista e il pubblico che frequenta il teatro.» About Art, Claudio Listanti

«La dirección musical consiguió estar en perfecta sintonía con la dirección escénica. Michele Mariotti también alcanzó la cima en la escena de la taberna: aquí su dirección se volvió áspera y violenta, con unos tempi impresionantemente rápidos, pero definiendo y enfatizando cada pequeño detalle de la orquestación. Los seis interludios orquestales, de una profundidad sinfónica soberbia y de un intenso poder de sugestión, fueron de antología, y la orquesta respondió magníficamente en todo momento a la batuta de su director principal.» Opera Actual, Mauro Mariani

«Nel Peter Grimes il direttore Michele Mariotti ha manifestato grande sensibilità, tanto capace di restituire i voluti stridori del capolavoro del compositore britannico come le sfumature, i bagliori, la tensione come nei celebri “interludi” acustici.» Il Giornale dello Spettacolo, Stefano Miliani

«Ma il momento più forte della regia è l’aspra scena nella taverna, che in altre edizioni di quest’opera si risolveva in una serie di bozzetti imperniati sui vari personaggi, mentre questa volta è un affresco potente e spietato della fauna umana del villaggio e ha un ritmo teatrale rapido e violento, al pari della direzione di Michele Mariotti, qui anch’essa rapida e violenta da mozzare il fiato, molto aspra e scabra, ma allo stesso tempo perfettamente misurata e limpida.» Il giornale della musica, Mauro Mariani 

«La direzione di Michele Mariotti è impeccabile, capace di cogliere la complessità della musica di Britten, con i suoi richiami naturalistici e i momenti di struggente lirismo.» GBOpera, Davide Oliviero

« [...] La seconda che, seguendo le indicazioni del direttore Michele Mariotti, alla presa per la prima volta con un’opera di Britten, addirittura raggiunge una prestazione maiuscola. Qualche leggerissima imprecisione, anche in questo caso, sembra quasi aggiungere valore artistico, laddove l’enfasi e il respiro di Mariotti, in alcuni passaggi, pur non trascurando alcuni preziosi dettagli orchestrali, tendono a fare opera di sintesi (da sentire, la bellezza e la potenza degli Interludi, in particolare del primo, del secondo e, credo ancor più, del quarto) e a mantenere un piglio fortemente fluido e drammatico.» Operaclick, Michelangelo Pecoraro

«Nell’insieme, tutta la vicenda respira per mano di Mariotti di una concertazione e di una penetrazione interpretativa che pone in luce ogni snodo, ogni dettaglio, e induce una tensione che, tra momenti più vivaci e altri dolenti, non conosce pause.» Music Paper, Francesco Arturo Saponaro

«Para decir algo ‘escandaloso’, al menos en vivo nunca escuché una dirección tan rica y variada.»
Mundo Clásico, Jorge Binaghi

«Ferma restando l’estrema perizia sui dettagli scenici sia ai fini della resa espressiva che della gestualità prossemica collettiva come del singolo, a colpire della nuova produzione tenuta a battesimo in Spagna nel 2021 ma nell’esclusiva occasione romana affidata a una diversa bacchetta e ad altre compagini, è la duplice, incandescente dimensione drammaturgica svolta in parallelo e con minime o senza pause rispettivamente dal Coro e dall’Orchestra della Fondazione capitolina, governate a briglie lucide e tesissime da un Michele Mariotti confermatosi ancora una volta di più fra i massimi interpreti di oggi per il teatro musicale dell’Otto e del Novecento storico.»
Connessi all'Opera, Paola De Simone

«Se la Warner regala continuità drammaturgica, Mariotti regala intensità e fluidità ai suoni intensi, fin una partitura ricca di contrasti dove riecheggia l’inquietudine del mare.»
Teatri online, Fabiana Raponi

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