Michele Mariotti conducts the Orchestra Haydn in Udine, Bolzano and Trento: Beethoven and Webern
«L'approccio al primo brano eseguito, la terza versione dell'Ouverture di Leonore, dimostra non solo l'attento e minuzioso lavoro condotto con l'orchestra ma anche tutte le potenzialità drammaturgico-musicali dell'opera: Mariotti dilata la tensione vibrante dell'inquieto Adagio iniziale per poi esplodere nelle appassionate impennate degli archi nel trionfante Allegro finale, che preludono alla liberazione dell'oppresso Florestan.
Mariotti si dimostra perfettamente a suo agio anche in Langsamer Satz (letteralmente, "movimento lento") di Webern, brano rinvenuto solo dopo la morte del compositore e qui proposto non nella sua originaria veste per quartetto d'archi ma nella versione di Gerard Schwarz per tutta l'orchestra d'archi. Le inquietudini di inizio novecentesco sono ammorbidite in uno struggimento languoroso che tradisce la nostalgia tardo-romantica in cui si è formato l'autore..»
Operaclick, Martino Pinali
«Mariotti non calca la mano sugli aspetti drammatici e contrastivi della partitura, ne alleggerisce piuttosto la consistenza conferendovi un carattere sublime, al quale si confanno un magistrale "crescendo" che dai valori minimi raggiunge quelli massimi e la fanfara che annuncia il trionfo del bene, suonata "in eco" dalla tromba collocata dietro le quinte.»
L'Adige, D.V.